Seconda settimana di Quaresima – “è bello per noi stare qui”

Proponiamo una piccola preghiera da condividere con la famiglia riunita.

L’ideale sarebbe prima del pranzo o della cena. Ma è possibile anche scegliere un altro momento.

 

Alcune indicazioni per preparare la preghiera:

  • innanzitutto, scegliete il tempo e lo spazio dove vivere questo momento di preghiera (scegliete se sedervi attorno alla tavola dove mangiate o in un luogo dove stare comodi e tranquilli).
  • oggi la preghiera ci porta “sul monte”: sarebbe bello se qualcuno disegnasse su un foglio questa montagna oppure appoggiare in mezzo al tavolo il libro della Parola.
  • se potete mettete al centro anche un Crocifisso: è lui il Maestro della strada che porta alla libertà!
  • prima di iniziare ci si distribuisce i compiti (chi legge cosa? chi fa cosa?)
  • quando siamo pronti spegniamo la televisione, la musica, i cellulari, …: oggi gustiamo come la nostra casa è il luogo dove invitiamo il Signore ad entrare.
  • ci prepariamo con qualche secondo di silenzio “perfetto” …

 

un adulto inizia la preghiera:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo.

tutti: Amen

 

Ci si può introdurre con il canto “Lode a te o Cristo”

(lo puoi ascoltare qui: https://youtu.be/Fw1a1TzcPLc )

 

 

un lettore legge il vangelo:

 

dal vangelo secondo Luca (Lc 9,28-33)

 

Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui».

 

dopo il vangelo qualcuno legge questa riflessione

 

“Mamma ma perché fanno la fatica di andare su un monte? E cosa sono questi otto giorni? Che giorno è l’ottavo? Non sono sette i giorni della settimana?”

Quando uno si lascia accompagnare da Gesù, quando proviamo a entrare nella preghiera quando proviamo ad ascoltare il suo vangelo capita che, come quando si sale in montagna, le cose non le vediamo più come prima. Ciò che ci faceva paura viene guardato con più fiducia e ciò che ci piaceva diventa ancora più bello e capace di riempirci di gioia.

Quando si sta in compagnia di Gesù anche il tempo che viviamo diventa diverso: tutto ciò che capita nei sette giorni della settimana, entra nell’agenda del giorno “ottavo”, il giorno in cui tutto viene visto alla luce della risurrezione di Gesù. È per questo che la domenica, “il giorno dopo il sabato”, i discepoli di Gesù si incontrano per far memoria che il Signore è presente in mezzo a noi e ci accompagna con la sua luce.

 

Un adulto inizia dalla prima invocazione e poi ciascuno ne pronuncia una:

 

Gesù, ti ringraziamo perché come Pietro, Giacomo e Giovanni

oggi inviti noi a stare con te:

aiutaci a seguirti sempre.

tutti ripetono: Signore, tu sei la nostra speranza.

 

Gesù, giunto sul monte ti sei messo in preghiera:

insegnaci a pregare come facevi tu.

tutti ripetono: Signore, tu sei la nostra speranza.

 

Gesù, chi ti ascolta si accorge che tu diventi luce per i tuoi amici:

fa che, chi oggi sta soffrendo, riesca a trovare rifugio e pace in te.

tutti ripetono: Signore, tu sei la nostra speranza.

 

Gesù, dona a tutti gli uomini

e in particolare per chi sta vivendo la tragedia della guerra,

di poter vivere momenti di bellezza, capaci di ridare speranza.

tutti ripetono: Signore, tu sei la nostra speranza.

 

un adulto conclude:

O Padre,

tu ci hai chiamati ad ascoltare nel vangelo la voce di Gesù:

fai crescere in noi la fiducia in lui,

donaci il coraggio di seguirlo e

rendi i nostri occhi capaci di vedere

la bellezza nascosta nel volto delle persone.

Amen.

 

E mentre tutti si fanno il segno della croce,

la mamma o qualcuno della famiglia pronuncia la benedizione, dicendo:

 

Dopo aver ascoltato la tua Parola

benedici Signore questo momento in cui ci sediamo alla tavola.

Rendici capaci di gustare la bontà del cibo

e di scambiare parole e gesti

che rendano “bello per noi stare qui”.

Amen.

Seconda settimana di Quaresima – Preghiera in famiglia

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