“nel segno della Croce” – IV domenica di Quaresima

Prendiamo il simbolo della croce di cartoncino che ci è stata consegnata e la poniamo vicino ad una candela che accendiamo:

la Presenza dello Spirito del Signore accompagna il nostro cammino di questo tempo.

Invocazione dello Spirito.

 

Mentre tracciamo con cura il segno della croce poniamo attenzione all’ampiezza del gesto: “simbolicamente” tutto il nostro corpo è raccolto nel gesto che traccia due vie, una orizzontale, l’altra verticale.

 

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo.

Amen

 

Un lettore legge il vangelo:

 

Dal Vangelo secondo Giovanni ( Gv 3,14-21)

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

 

Un lettore legge il commento:

 

Forse Nicodemo c’era quel giorno al Tempio e torna a cercare Gesù perché ha bisogno di comprendere. Capita anche a noi di attraversare notti dove le domande diventano pressanti e c’è il rischio di chiudersi sulle paure o sui “veleni” che talvolta abitano le nostre giornate.

Ecco un primo invito: non facciamoci fregare la vita, alziamo lo sguardo e osiamo posarlo sul volto di un uomo che ha fatto del servizio la propria “differenza”. Non ci lascerà indifferenti ri-conoscere che in quel “ha tanto amato” c’è posto anche per le nostre storie che sembrano così sfilacciate. Avremo così il coraggio di aprire la nostra finestra di casa per lasciare entrare la luce necessaria per cogliere che Lui pazientemente sta lavorando anche in noi”.

 

 

… ed ora, dopo la lettura del vangelo, scegli un altro riquadro della tua croce e continua a creare…

 

  • Proposta per le elementari:

Prendi un pastello a cera giallo e colora il riquadro scelto. Ora prendi un pastello a cera nero e colora sopra il giallo ricoprendolo completamente. Infine prendi uno stuzzicadenti, il tappino di una biro o un altro oggetto appuntito e scrivi una parola che ti dà coraggio quando sei al buio e hai paura.

 

  • Proposta per le medie:

Cerca delle immagini di persone che mettono il loro talento, le loro capacità al servizio degli altri; ritagliale e incollale sulla parte della croce scelta… come se fosse un puzzle.

 

  • Proposta per gli adulti:

Capita a tutti, prima o poi, di sentirsi superiori, di avere la presunzione di essere dalla parte del giusto. A volte nella relazione con l’altro ci “innalziamo” per stare al primo posto o per apparire.

Eppure il Cristo innalzato è tale proprio perché ha accettato di essere umiliato…E noi, siamo capaci nei   nostri gesti ordinari, in famiglia, al lavoro… di fare un passo indietro, di cedere, di farci da parte?

 

Lo sapevi che:

 

Nel corso della storia il modo di fare il segno della croce è cambiato più volte ed ha risentito di “influssi” differenti: due dita prima e poi tre dita, a richiamo della trinità fino ad arrivare alla mano intera con cui in buona parte di noi lo fa oggi. Più volte nella storia della Chiesa sono stati i Papi a decretare come si dovesse compiere il segno della croce e questo perché esso nel tempo divenne il simbolo di appartenenza al cristianesimo.

 

 

Concludiamo insieme con la preghiera che il Signore ci ha insegnato:

 

Padre nostro, che sei nei cieli,

sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti

come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen

“nel segno della Croce” – IV domenica di Quaresima

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