“e venne ad abitare in mezzo a noi”

quarta settimana di Avvento – “guarda dentro”

 

Anche questa settimana vi proponiamo una preghiera da condividere con la famiglia riunita. Vi chiediamo di scegliere un momento tranquillo, magari prima di andare a dormire o prima di iniziare a mangiare.


Ci raccogliamo attorno al luogo dove stiamo costruendo il presepio. Chi non avesse visto il video di questa settimana può trovarlo qui https://youtu.be/vg21c7uJZ3k.

 

  • Prima di iniziare si distribuiscono i compiti (chi legge cosa? chi fa cosa?)
  • Se potete, preparate il piccolo lumino/candela da accendere e collocare al presepio.
  • Spegniamo tutto ciò che ci distrae dallo stare insieme (la televisione, la musica, i cellulari) e iniziamo.

 

un adulto inizia la preghiera:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo.

tutti:

Amen

 

Vi proponiamo di cantare e/o di ascoltare: Alleluia – Passeranno i cieli (https://youtu.be/dtKJQnYtAs0)

 

un lettore legge il vangelo:

 

dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38)

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

 

dopo la lettura qualcuno accende il lume e lo posa presso il presepio.

 

uno legge questo commento:

 

Capitano tante cose nelle nostre case. Capitano tante cose nelle nostre storie. Capita che degli angeli passino a portare, proprio dove viviamo, promesse e proposte di vita.
Attento! Non si tratta mai degli angeli con le ali o di esseri circonfusi di luce celeste. Quelli sono solo sulle nostre immaginette un po’ melense che spopolano, specialmente a Natale. Gli angeli che capitano nelle nostre storie hanno il volto di uomini e donne che il Signore ci ha dato di poter incontrare. E non è neppure importante riconoscerli come tali: fare l’angelo non è una professione che identifica!
Si tratta invece di riconoscere e custodire bene le parole che ci portano. Sono parole con cui “guardare dentro” la nostra vita per vedere ciò che si nasconde nelle sue profondità, per scoprire cosa c’è di prezioso.
E poi?
E poi bisogna decidere di far scendere un secchio perché la ricchezza che c’è dentro possa essere portata alla luce, condivisa con gli altri, … come un sorso dell’acqua fresca del pozzo.

 

Un adulto inizia dalla prima invocazione e poi ciascuno ne pronuncia una:

 

Manda il tuo angelo, Signore, a chi è giovane
e sta pensando a cosa vuole fare della sua vita
tutti ripetono: Ascoltaci o Signore.

 

Manda il tuo angelo, Signore, a chi è felice
perché impari a condividere la sua gioia.
tutti ripetono: Ascoltaci o Signore.

 

Manda il tuo angelo, Signore, a chi è malato
perché sappia riconoscere dove si nasconde la speranza.
tutti ripetono: Ascoltaci o Signore.

 

Manda il tuo angelo, Signore, alle mamme che aspettano un bimbo
perché facciano festa per la vita che sta nascendo in loro.
tutti ripetono: Ascoltaci o Signore.

 

Manda il tuo angelo, Signore, a tutte le coppie che desiderano un figlio
perché sappiano lasciarsi sorprendere dalla vita che bussa oggi alla loro porta.
tutti ripetono: Ascoltaci o Signore.

 

tutti:

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen

 

un adulto conclude:

Ti ringraziamo Signore perché Maria, tua mamma,
ha ascoltato e accolto le parole dell’angelo.
Ti ringraziamo Signore perché anche tanti uomini e donne ogni giorno
si lasciano guidare dalle parole che tu hai inviato loro attraverso i tuoi angeli.
Aiuta anche la nostra famiglia a guardare sotto la superficie delle cose che capitano
per scoprire il tesoro nascosto nelle nostre storie.
In questi giorni di festa,
donaci di regalarci reciprocamente un po’ di noi stessi
e di ascoltarci con più attenzione.

 

tutti:

Benedici Signore la nostra casa e il nostro mondo,
benedici le nostre storie e il nostro stare insieme,
benedici tutti coloro che tu, Signore, ci fai incontrare ogni giorno.
benedici le parole che ci scambiamo perché siano capaci di indicarci il bello e il bene
nascosto nelle profondità della vita.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo. Amen.

 

articolo stampabile

Print Friendly, PDF & Email