“e venne ad abitare in mezzo a noi”

prima settimana di Avvento – “fare spazio”

 

Come la Pasqua anche questo Natale è un po’ particolare: sono ancora tante le cose che vorremmo fare e la situazione attorno a noi non ce le permette. Il rischio è che, mentre stiamo attendendo delle condizioni ideali che non ci sono, ci lasciamo scappare l’occasione di vivere il presente. E questo non è solo un rischio prodotto dalla pandemia. Purtroppo sempre rischiamo di non accorgerci del bene possibile perché concentrati sui nostri sogni …

Il vangelo di questa domenica ci invita ad aprire gli occhi perché proprio il non poter controllare tutto apre la nostra vita alla speranza. Si tratta di allenarci a fare spazio a questa possibilità. Scegliere di non occupare tutto ma di fare un po’ di vuoto … preparare il posto “perché altro av-venga”.

 

Proponiamo una preghiera da condividere con la famiglia riunita. Vi chiediamo di scegliere un momento tranquillo, magari prima di andare a dormire o prima di iniziare a mangiare.
Ci raccogliamo attorno al luogo dove, come ci suggeriva il video di questa settimana (se qualcuno non l’ha visto può trovarlo qui https://www.youtube.com/watch?v=XPtz9NmADR4 ), abbiamo scelto di preparare lo spazio per il nostro presepio.

 

  • Prima di iniziare si distribuiscono i compiti (chi legge cosa? chi fa cosa?
  • Se potete, sarebbe bello procurarvi un piccolo lumino/candela da accendere e collocare in mezzo allo spazio scelto per il presepio.
  • Spegniamo tutto ciò che ci distrae dallo stare insieme (la televisione, la musica, i cellulari) e iniziamo.

 

un adulto inizia la preghiera:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo.

tutti:

Amen

 

Vi proponiamo di cantare e/o di ascoltare: Alleluia – Passeranno i cieli (https://youtu.be/dtKJQnYtAs0)

 

un lettore legge il vangelo:

 

dal Vangelo secondo Marco (Mc 13,33-37)

 

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

 

dopo la lettura qualcuno accende il lume e lo posa dove costruiremo il presepio.

 

uno legge questo commento:

 

Con le sue parole Gesù ci chiede di ricordare che la nostra vita è capace di ospitare sorprese.
La sorpresa non è tanto quando capita qualcosa di strano, bello o spaventoso che sia.
La vera sorpresa è quando ti accorgi che il bello della vita
era nascosto proprio in ciò che ogni giorno è sotto i tuoi occhi.
Il luogo dove preparare lo spazio perché capiti è allora proprio dove vivo tutti i giorni:
è la nostra casa, sono le relazioni con le persone che incontriamo,
è il nostro cuore quando riusciamo a svuotarlo un po’ delle nostre testarde convinzioni
e a far tacere le nostre preoccupazioni.

 

Un adulto inizia dalla prima invocazione e poi ciascuno ne pronuncia una:

 

Ti ringraziamo Signore per la nostra casa.
Anche se a volte la vorremmo diversa, forse più grande o più bella,
aiutaci a riconoscere che proprio questa nostra casa
può diventare accogliente per tutti
solo se ciascuno decide di fare spazio all’altro che la abita con noi.
tutti ripetono: Vieni a visitarci, Signore.

 

Donaci di riconoscere che la storia di ciascuno di noi,
anche quando è piena di confusione,
è una casa nella quale tu Signore desideri entrare con la tua luce.
tutti ripetono: Vieni a visitarci, Signore.

 

Donaci il coraggio di scavare un po’ di silenzio in questo tempo, sempre troppo pieno di parole,
perché è proprio nel silenzio che la tua voce si fa sentire.
tutti ripetono: Vieni a visitarci, Signore.

 

Ti ricordiamo chi sta piangendo e chi è malato:
dona loro un po’ di ristoro perché, anche nella sofferenza,
possano attendere con speranza la tua visita.
tutti ripetono: Vieni a visitarci, Signore.

 

tutti:

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen

 

un adulto conclude:

Signore Gesù, tu vieni sempre
e ci chiedi di rimanere desti e attenti,
per cogliere con prontezza i segni della tua venuta.
Fa’ che il grido dei nostri desideri,
apra il nostro cuore
e lo renda pronto a ospitare la tua presenza,
disponibile a vivere la bellezza di un incontro che ci trasforma.
Nella notte, donaci luce e speranza;
all’alba rinnova la nostra vita;
al mattino, dona responsabilità ai nostri impegni nella giornata;
alla sera, insegnaci il rendimento di grazie.

 

tutti:

Benedici Signore la nostra casa e il nostro mondo,
benedici le nostre storie e il nostro stare insieme.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo. Amen.

 

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