Domenica di Pasqua

“stette in mezzo a loro”

Oggi il rito più bello da celebrare è il vostro pranzo. Pur nella limitatezza di questi giorni che rendono certo più povera la nostra tavola e con il dispiacere di non poterci trovare con tutti coloro che amiamo, questa tavola va preparata con cura. Oso di più: anche chi sta piangendo la morte di una persona cara non deve rinunciare a questo momento di festa: sarà il modo più bello per sentirsi in comunione con chi ci ha lasciato, magari scambiando, come regalo, ricordi preziosi di ciò che abbiamo ricevuto da loro.

Questo non significa che, dopo aver pensato al Signore, ora ci possiamo dedicare alle nostre cose. Tutt’altro! “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”: il Risorto abita proprio dove si costruiscono relazioni di amore, dove ci si prende cura dell’altro e dove non ci si dimentica degli altri.

 

Vorremmo che la presenza dei segni del Risorto sulla nostra tavola possano dare ancor più coraggio e gioia al nostro fare famiglia. E anche per chi oggi è solo, la presenza del Signore è promessa di una comunione capace di superare ogni solitudine.

 

A tavola col Risorto

 

  • Sarebbe bello collocare al centro della tavola il cero che dopo essere stato spento per tutto il sabato santo è stato acceso in questa notte di Pasqua. Se possibile anche una ciotolina con un po’ d’acqua potrebbe essere appoggiata (anche solo fino all’inizio del pasto) vicino al cero. Se potete anche qualche piccolo fiore potrebbe raccontare del giardino della risurrezione.
  • Dopo questo lungo periodo di quaresima oggi in ogni casa dovrà scendere una benedizione sulla vostra famiglia. Vi proponiamo un breve rito che servirà per “benedire” il cibo, le uova e tutto ciò che vi aiuterà a nutrirvi della speranza che il Signore ci ha donato. Ma ancor di più sarà benedizione scambiata fra voi e da voi pronunciata sul mondo.
  • Come ormai siamo abituati, prima di iniziare si distribuiscono i compiti (chi legge cosa? chi fa cosa?)
  • Quando siamo pronti, e siamo arrivati tutti attorno al tavolo (ci si aspetta sempre prima di mangiare! … e altrettanto ognuno si premura di non farsi sempre attendere dagli altri!), si inizia.
  • Non c’è bisogno di dire che dobbiamo spegnere tutto ciò che ci distrae dallo stare insieme (la televisione, la musica, i cellulari).

 

un adulto inizia la preghiera: 

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo. 

tutti: Amen 

 

Oggi vi proponiamo di cantare con gioia e/o di ascoltare l’”Alleuia”: https://www.youtube.com/watch?v=3ZuByXhAOKY

 

 un lettore legge il vangelo: 

dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,19-22)

 

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo.

 

dopo la lettura qualcuno accende il cero.

 

Anche noi come i discepoli oggi siamo chiusi dentro casa e, anche se desidereremmo tanto il contrario, dobbiamo rimanere a “porte chiuse”. Questo cero acceso in mezzo a noi ci racconta che oggi come allora questa chiusura non impedisce a Gesù di venirci a visitare riempiendo il nostro cuore del coraggio del suo Spirito.

 

Un adulto inizia dalla prima invocazione e poi ciascuno ne pronuncia una:

 

Con la forza dello Spirito che il Risorto oggi ci dona,

ti benediciamo Signore per il cibo che oggi condivideremo.

tutti ripetono: Benedetto il Signore, presente in mezzo a noi.

 

Ti benediciamo per le uova

che ci raccontano la speranza di una vita che riparte anche dove noi non ce l’aspettiamo.

tutti ripetono: Benedetto il Signore, presente in mezzo a noi.

 

Ti benediciamo per il pane fragrante, per i frutti

e per i dolci che ci aiuteranno a fare festa insieme.

tutti ripetono: Benedetto il Signore, presente in mezzo a noi.

 

Ti chiediamo di riempire della tua benedizione questa nostra famiglia

e tutte le famiglie della nostra comunità.

tutti ripetono: Benedetto il Signore, presente in mezzo a noi.

 

Ti chiediamo che la nostra vita e in particolare la vita di chi sta soffrendo

possa rifiorire come ci racconta la primavera.

tutti ripetono: Benedetto il Signore, presente in mezzo a noi.

 

un adulto conclude:

Padre,

oggi noi cantiamo

la resurrezione da morte del tuo Figlio Gesù.

Per essa siamo passati

dalla schiavitù alla libertà,

dalla morte alla vita,

dalle tenebre alla luce

e ormai la morte non è più capace

di trattenere chi continua a rapire,

è vinta per sempre:

accogli la nostra gioia

e concedici di celebrare la Pasqua

come profezia di redenzione per tutta la creazione.

Amen.

 

E intingendo le dita nella ciotolina ognuno fa il segno di croce

e la mamma fa scendere alcune gocce d’acqua sul cibo su cui vogliamo pronunciare la nostra benedizione.

 

Testi per la preghiera da stampare

 

 

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