Per non perderci di vista… – V Domenica di Quaresima

“Credi questo?” (Gv 11,26)

“Chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me non morirà in eterno. Credi questo?”. In queste settimane mi è capitato di proclamare tante volte queste parole che domani la liturgia della domenica propone alla meditazione di tutti. Le ho proclamate tante volte durante le esequie al cimitero per i nostri fratelli e sorelle che sono morti (dal 1 marzo ad oggi sono 31 quelli che abbiamo accompagnato alla sepoltura o dei quali siamo in attesa delle ceneri). Le ho proclamate sentendole arrivare tutte le volte come uno schiaffo. Sono parole “sfacciate”, parole che non si preoccupano di essere “politicamente corrette”. Sono come quelle di quella ragazza che guardandoti diritto negli occhi ti chiede, disarmata e disarmante, “ma tu mi ami?”.
Mi verrebbe da sgridare Gesù: “non si fa così! Certe cose non si dicono! O almeno non in questo modo e in questo momento!”. È che Gesù non si limita a dire ciò che ha in testa. Pretende anche una risposta: “credi questo?” E, come quella ragazza innamorata e disarmata, non ti lascia scampo. Devi prendere posizione.
Mai come in questi giorni sto avvertendo che sempre il vangelo di Gesù è “sfacciato”. Siamo noi che pensavamo scherzasse. Siamo noi che quando lo abbiamo ascoltato dicevamo: “si va bene, bello … ma la vita è un’altra cosa!”. Invece la vita non è un’altra cosa. La vita è lo spazio nel quale ci viene rivolta proprio questa domanda: “credi questo o a cosa altro?”.
In questi giorni ci accorgiamo che nessuno di noi può rimanere nascosto come quello studente che si imbosca dietro il vocabolario perché “tanto oggi non mi interroga”.
E ci accorgiamo anche che la risposta non può essere una di quelle imparate a memoria e ripetute senza capire ciò che stai dicendo. La risposta non può che essere personalissima, vera. È la risposta che componiamo con le nostre scelte e con lo sguardo che rivolgiamo a ciò che accade dentro i nostri cuori e nelle case attorno a noi
Oggi è la vita, non Gesù, che sta interrogando la nostra umanità! Gesù ci si mette a fianco e, condividendo il nostro pianto, ci indica un percorso: “dove l’avete posto? … togliete la pietra … liberatelo” e infine “lasciatelo andare”.
Spero che la fragile e inadeguata presenza di un prete al cimitero, segno di una comunità che sta provando a credere senza fuggire da ciò che sta accadendo, sia altrettanto capace di indicare che un percorso si apre anche davanti a noi. Oggi. Provare a percorrerlo nelle storie delle nostre famiglie porterà anche a noi a Pasqua.
In questa ultima settimana di quaresima che ci porterà nella Settimana Santa, continua la lettura di Matteo
Vedi il file allegato con i testi per questa settimana:
– domenica 29 – Gv 11,1-45;
– lunedì 30 – Mt 18,1-35;
– martedì 31 – Mt 19,1-20,28;
– mercoledì 1 aprile – Mt 20,29-22,14;
– giovedì 2 – Mt 22,15-23,39;
– venerdì 3 – Mt 24,1-51;
– sabato 4 – Mt 25,1-46.
In settimana vi offriremo alcune proposte per celebrare in casa, ma sentendoci comunità riunita dal Signore, i giorni più grandi dell’anno.

Un saluto anche a nome di don Andrea e don Franco

don Alberto

 

   V domenica di Quaresima
   I testi per la lettura comunitaria del vangelo di Matteo 29 marzo-4 aprile

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