Racconti di una carità…possibile

luglio 2019

 

“Il consumismo ci ha indotti ad abituarci al superfluo e allo spreco quotidiano di cibo, al quale talvolta non siamo più in grado di dare il giusto valore, che va ben al di là dei meri parametri economici. Ricordiamo bene, però, che il cibo che si butta via è come se venisse rubato dalla mensa di chi è povero.”

papa Francesco

 

Il Banco Alimentare è nato negli anni Novanta ispirato dalla iniziativa di uno stravagante americano, John Van Hengel, che aveva creato una food-bank, una banca che raccoglieva le eccedenze produttive delle imprese agroalimentari e le distribuiva poi a che ne aveva bisogno.

L’esempio è stato raccolto inizialmente da Danilo Fossati, patron di una industria agroalimentare italiana, la STAR, che incontra don Giussani, animato dalla voglia di far del bene; prende così avvio il Banco Alimentare tra incertezze e scetticismo di molti.

Inizialmente è teso a raccogliere le eccedenze di produzioni delle industrie, immagazzinare e creare una rete di distribuzione che raggiunga gli enti caritativi.

Dal 1997 entra in scena la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: l’ultimo sabato di novembre tutta l’attività quotidiana del B.A. viene quasi esaltata, resa pubblica ed evidente come in una festa. È un coinvolgimento generale, milioni di persone partecipano ad un piccolo gesto che assume il significato di un libero atto gratuito, come lo spettacolo della carità. È il mistero della carità che accomuna chi dona e chi riceve e fa contenti entrambi.

Dietro la Giornata c’è un immenso lavoro organizzativo che coinvolge centinaia di persone, quasi interamente volontari, a raccogliere, trasportare, immagazzinare e poi distribuire quanto donato. È un lavoro che oggi tenta di riguardare non solo cibi a lunga conservazione ma anche i “freschi”, raccolti giornalmente nei supermercati e nelle mense.

Nel 2018 sono state raccolte 90400 tonnellate di merci che sono state distribuite attraverso 7569 strutture caritative a circa 1.500.000, ma l’importante non è la quantità.

C’è bisogno di questi gesti e di questi cuori per alimentare la speranza; sono l’incarnazione della gratuità che spiazza tutti i meccanismi ideologici e logici.

Per avere ulteriori informazioni sul Banco Alimentare: www.bancoalimentare.it

Iniziative anti-spreco: www.shareameal.it

  • Lo sapevi che contrastare lo spreco alimentare permette di risparmiare e donare a chi soffre per la fame?
  • Lo sapevi che la solidarietà è una misura anti-spreco?

 

Carità di casa…….. pizza famiglia….

È sabato pomeriggio, rientriamo a casa dopo la partita di calcio di Francesco sfiniti ma contenti per il pomeriggio passato insieme e con altri bambini e genitori.

La stanchezza della settimana in questo momento si fa sentire, il lavoro, la casa, gli impegni dei bambini, la scuola…. a volte sembra di stare in un vortice che non ti permette di sganciarti e rischia di soffocarti …

La tentazione di sedersi sul divano e riposarsi è forte, potremmo ordinare una pizza per cena e prenderci così un’oretta di pausa da tutto.

Ma i bambini non sembrano di quest’idea: “mamma, facciamo la pizza insieme?”, mi alzo, apro il frigorifero e in effetti, tutti gli ingredienti per una bella pizza ci sarebbero, ma sì dai, facciamo la pizza insieme …

Ci mettiamo all’opera tutti e tre intorno al tavolo con il nostro grembiulino e le maniche del maglione rivoltate e cominciamo …

Ognuno porta un ingrediente e poi ci mettiamo a preparare la pasta, ognuno impasta un pezzo ed è bellissimo guardarci con un po’ di farina sul viso mentre impastiamo e chiacchieriamo, nel frattempo arriva anche il papà che sorride nel vederci così indaffarati e sorridenti …

Mettiamo la pasta a lievitare e nel frattempo prepariamo il necessario per la farcitura, i bambini tagliano la mozzarella e mescolano il pomodoro, la base è pronta e poi chiamiamo il papà perché ognuno possa scegliere i suoi ingredienti preferiti per la farcitura …

Anche la nostra cagnolina, che fino ad ora ci ha osservato attentamente comincia a scodinzolare forse in attesa di qualche pezzo di prosciutto che più o meno inavvertitamente possa cadere dalla tavola …

Stendiamo la pasta con le mani e la mettiamo nella teglia e poi, ognuno di noi mette la sua farcitura, davvero un bel mix …

La stanchezza ha lasciato il posto alla bellezza di questo scambio dove passano tante delle emozioni che questa settima- na ha regalato a tutti noi ed è bellissimo regalarsele a vicenda, metterle nelle mani dell’altro, riassaporarle attraverso lo sguardo della famiglia …

Mettiamo la pizza nel forno, ci ripuliamo, prepariamo la tavola insieme e continuiamo i discorsi iniziati mentre impastavamo e farcivamo, i bambini raccontano delle loro esperienze a scuola, raccontano dei loro compagni, delle loro insegnanti, il papà ci racconta com’è andato il suo lavoro durante la settimana e io ascolto e sono grata per questa bella condivisione.

Il buonissimo profumo della pizza invade la nostra casa, ci sediamo mentre il papà toglie la pizza dal forno, la taglia e ce la mette nel piatto.

Ma questa sera c’è un altro profumo che invade la nostra casa, quello della bellezza di esserci regalati del tempo passato insieme, tempo buono e profondo di relazione tra di noi.

Spunti di riflessione :

  • So comprare quanto basta e conservare al meglio?
  • So mangiare in modo giusto e sobrio?
  • So cosa significa cucina ecosostenibile che vede la riscoperta del valore degli scarti?
  • Presi da tante azioni che svolgiamo durante la giornata, riusciamo a dare il giusto tempo alle relazioni con i nostri famigliari?

 

 

 

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