Racconti di una carità … possibile

Racconti di una carità … possibile

commissione carità – parrocchia della Conversione di san Paolo

 

marzo 2019 da un’omelia di inizio Quaresima di papa FRANCESCO
PREGHIERA – DIGIUNO – ELEMOSINA

 “La preghiera è la forza del cristiano e di ogni persona credente. Dinanzi a tante ferite che ci fanno male e che ci potrebbero indurire il cuore, noi siamo chiamati a tuffarci nel mare della preghiera. La Quaresima è tempo di preghiera, preghiera di intercessione. Il digiuno, poi, comporta la scelta di una vita sobria, che non spreca, che non scarta. Digiunare ci aiuta ad allenare il cuore all’essenzialità e alla condivisione. Mentre l’elemosina ci aiuta a vivere la gratuità del dono, ed è libertà dall’ossessione del possesso, dalla paura di perdere quello che si ha”.

In commissione carità abbiamo riflettuto sul vero senso della parola e del gesto della “elemosina”. Spesso riduciamo il suo significato ad un gesto frettoloso e privo di ogni relazione che consiste nel cercare degli spiccioli nelle nostre tasche da mettere nelle mani di qualcuno che ci muove dentro sentimenti di compassione; in realtà “elemosina” può essere molto più di questo, può essere dono anche di se stessi, del proprio tempo, può essere apertura all’accoglienza dell’altro e apertura ad un reciproco ascolto; “elemosina” non è donare ciò che avanza ma ciò che trabocca da un cuore pieno di amore; all’inizio di questa Quaresima abbiamo pensato di proporvi alcune riflessioni concrete su tutto questo …

 

I nostri “tempi”…. tra spreco e dono

Dedichiamo quasi la metà delle nostre giornate principalmente a dormire e a mangiare, mentre nel resto del tempo dobbiamo distribuire lo studio e il lavoro, gli spostamenti sul territorio e la cura della casa.

Il tempo libero corrisponde in media al 21% della giornata, ne hanno di più gli studenti, i giovani che ancora vivono con mamma e papà, i pensionati e, ahinoi, i disoccupati.

Ammesso di riuscire a fare tutto il resto, ci rimangono circa 5 ore quotidiane da impiegare come vogliamo.

Che il tempo a nostra disposizione sia troppo poco, per cui abbiamo la sensazione di essere sempre in affanno, oppure troppo tanto, per cui non sappiamo cosa farcene, vale la pena organizzare meglio la giornata. Come? Ottimizzando i tempi, il che non significa fare più cose insieme, quanto piuttosto compilare la lista delle priorità della giornata, distribuirle nelle ore libere e usare qualche trucco.

Questo perché è importante imparare ad attribuire il giusto valore al tempo. Indipendentemente da quanto ne abbiamo a disposizione. Non solo per evitare di perderlo inutilmente, ma anche per spenderlo bene.

Gli italiani trascorrono la maggior parte delle loro ore libere da impegni davanti ad uno schermo: 1 ora e 1/2 , se in pensione anche 3, guardando la TV; da 1 a 2 ore su internet, senza contare i dispositivi elettronici che abbiamo sempre tra le mani.

Numerosi studi hanno misurato il livello di benessere associato ai momenti della giornata: guardare la TV, nonostante sia l’attività più praticata, è la meno apprezzata, mentre le attività culturali, ludiche e sportive, la vita sociale e il volontariato sono quelle che soddisfano di più.

Dedicare il proprio tempo agli altri rende felice chi riceve le nostre attenzioni, ma anche noi stessi. Non è un’attività a fondo perduto: al contrario, il volontariato rappresenta una grande opportunità per l’individuo. Fare dono di sé e del proprio tempo, mettendolo a disposizione significa mettersi in gioco, far fruttare i propri talenti, anche quelli che sono sempre rimasti inespressi.

È una cosa alla portata di tutti, perché tutti abbiamo quel 21% delle nostre giornate da spendere come vogliamo.

Qualcuno potrebbe rimanere così soddisfatto da questa esperienza di dono da fluire il dono dalla propria cerchia famigliare alla comunità …

Le statistiche si basano su delle medie. Vuoi verificare con la tua famiglia come utilizzi il tuo tempo? Prova …

TEMPO LIBERO…………  TEMPO LIBERO DI DOMENICA…………….

ATTIVITA’ n. accessi minuti ore
Dormire      
Mangiare      
Studio      
Lavoro      
Spostamenti      
Cura della casa      
Tempo Libero      
– lettura      
– sport/attività culturali      
– divertimenti      
– TV      
– computer/internet      
– tablet/laptop      
– smartphone/cellulare      

I racconti di una carità … “di casa”

Percorro come ogni giorno l’atrio per andare nella mia aula tra la fiumana di ragazzi che si muovono insieme con gli occhi puntati sui cellulari …

È da un po’ di tempo che lo vedo solo nei corridoi. Gli altri spesso gli voltano le spalle oppure lo aggirano indifferenti come fosse uno scoglio in mezzo alla corrente … ma come può farsi notare?

Le sue mani sono gelide e un rivolo di saliva gli esce dalla bocca.

Chissà se se ne rende conto? Sarebbe meglio …

Andrea è un ragazzo biondo con due grandi occhi azzurri e fino a due anni fa giocava a basket.

Un intervento riuscito male lo ha fatto rimanere per troppo tempo senza ossigeno e il destino è stato spietato.

Andrea capisce tutto ma la sua voce non esce e il pensiero resta ingabbiato nella sua testa.

Andrea vorrebbe parlare, rispondere, urlare …

Quando lo vedo la “fermata” è obbligatoria.

All’inizio il suo sguardo era indagatore e incredulo, ora Andrea spalanca gli occhi e si agita tutto se gli domando della sua squadra del cuore o se gli piace venire a scuola.

Quanto durano i nostri discorsi? Qualche minuto? Ma cosa importa? Questo tempo “donato” supera lo spazio e si dilata perché raggiunge gli occhi profondi di tutti quelli che vedono ma non osano.

Ho deciso di impegnarmi in questa piccola sosta giornaliera prima delle ore di lezione e di impiegare del tempo per qualcuno che mi fa uscire da me stessa per fare spazio alla luce dell’incontro che regala nuovi sguardi e nuove emozioni …

Grazie Andrea!

Spunti di riflessione

· Ci siamo mai chiesti quante delle persone a cui mandiamo un messaggio con il cellulare durante la giornata abbiamo effettivamente incontrato, guardato negli occhi, ascoltato?

· Se la tabellina dei nostri tempi ci ha un po’ sorpreso: come possiamo convertire il tempo passato davanti ad un apparecchio elettronico in tempo per incontrare altre persone? E di domenica, trovo del tempo per incontrare il Signore?

· Oltre a restituire il giusto tempo alle relazioni famigliari, possiamo pensare di donare del tempo anche nella nostra comunità? Potrebbe bastare anche un’ora al mese …

   

Se qualcuno ha voglia di raccontare e condividere storie di carità non tratte da libri o riviste ma sperimentate nella ordinarietà della nostra vita di tutti i giorni può inviare uno scritto a azzano@diocesibg.it

Commissione carità 3 marzo 2019

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