Nel pomeriggio di sabato 12 gennaio i giovani che vogliono prepararsi al matrimonio hanno dato il via al loro primo incontro.
In quest’occasione un altro gruppo di coppie, decisamente più “brizzolato”, ha pensato di fare accoglienza per l’ora di cena e ha preparato nella casa dell’oratorio una tavola apparecchiata e imbandita con preparazioni dedicate. Siamo quelle coppie che hanno iniziato a incontrarsi a partire da un viaggio ad Assisi nel 2017 e da allora sono soliti trovarsi ogni tanto scambiandosi qualche “pezzettino” della propria storia.
L’idea che ci si potesse incontrare con questi giovani è nata dall’entusiasmo di un augurio per chi si sta mettendo coraggiosamente in cammino… come di chi sa che, quando si tratta di questioni importanti, c’è qualcosa da dirsi anche tra persone che non si sono mai viste.
E cosa è capitato?
Condividendo sguardi, parole e buon cibo, raccontavamo di sostenerli in un progetto di coppia, in un sogno di famiglia, in una promessa di Qualcuno che non lascia soli….ed è capitato che scambiando con quei giovani abbiamo sentito che era bello stare lì. Perché, lo stiamo intuendo da qualche tempo, essere coppia vuol dire sì essere l’uno per l’altro ma vuol dire anche essere “a due” con gli altri.
E poi abbiamo sentito che quel progetto, quel sogno, quella promessa risuonano ancora anche dentro di noi. Perché né gli anni, né la varietà delle situazioni riescono mai a tradire quel meraviglioso bisogno di umanità (quella di un’altra persona e quella di altre persone) che ci regala senso, gusto e fede nella Vita.
Che, tra i segreti della “coppia più bella del mondo”, ci sia qualcosa anche di questo? Intrigante occasione per rifletterci un po’…
