Racconti di una carità … possibile

Racconti di una carità … possibile

commissione carità – parrocchia della Conversione di san Paolo

 

gennaio 2019 da EVANGELII GAUDIUM di papa FRANCESCO
SI ALLE RELAZIONI NUOVE GENERATE DA GESU’ CRISTO

 
 87– Oggi, quando le reti e gli strumenti della comunicazione umana hanno raggiunto sviluppi inauditi, sentiamo la sfida di scoprire e trasmettere la “mistica” di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio, di appoggiarci, di partecipare a questa marea un po’ caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale in un santo pellegrinaggio …”
Come Commissione Carità, in questo anno pastorale, abbiamo scelto di farci accompagnare da questa esortazione apostolica di Papa Francesco dentro la quale si trovano evidenziate in modo molto obiettivo tante problematiche del mondo d’oggi ma in modo altrettanto forte vieni esortato a muoverti sempre sulle ali della letizia e della speranza.
Anche noi abbiamo pensato di mescolarci, di incontrarci e quindi il 22 ottobre scorso abbiamo incontrato gli operatori del Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento Stazza, ci siamo reciprocamente presentati, conosciuti personalmente e ci siamo raccontati i nostri reciproci ruoli; abbiamo ascoltato attentamente quanto ci è stato portato e, volendo condividere tutto questo con la nostra comunità, vi riportiamo il loro racconto:

 Dal 2011 opera nella nostra parrocchia, unitamente alle parrocchie di Stezzano e Zanica, il Centro di primo ascolto e coinvolgimento. Il Centro è nato per essere “segno” concreto, testimonianza della carità di tutta la comunità parrocchiale. Esso è:

CENTRO: cioè un luogo dove si realizza un servizio di accoglienza delle persone e delle famiglie che stanno vivendo un momento di difficoltà;

di PRIMO ASCOLTO: le persone vengono accolte e ASCOLTATE, mentre manifestano le loro richieste di aiuto e i loro problemi. È un ascolto attento, fraterno, rispettoso e riservato.

E di COINVOLGIMENTO: gli operatori sono lì a nome di tutta la comunità, che è invitata a conoscere e a condividere essa stessa l’impegno di sostegno e di aiuto alle situazioni di fragilità e disagio. Il Centro di ascolto è il frutto di un progetto pastorale comunitario, che ha come finalità creare fraternità, che è la modalità con la quale siamo chiamati a vivere e a testimoniare il Vangelo.

 Diverse famiglie di Azzano si sono rivolte anche quest’anno al CPAeC (circa un ventina di famiglie). Il problema maggiormente evidenziato è stato, come da tempo capita, la mancanza di un lavoro e quindi la fatica a sostenere economicamente la famiglia.
Attraverso una RETE DI SOLIDARIETA’ tra la parrocchia, la Caritas Diocesana e i Servizi del territorio (in primis i Servizi Sociali del Comune), per molte di esse siamo riusciti a trovare sostegni concreti per venire incontro alle emergenze del momento.

– sono stati erogati fondi per famiglie con bambini piccoli (latte, pannolini, spese farmaceutiche, scolastiche…);
– sono state sostenute con un pacco alimentare mensile una media di 10 famiglie;
– grazie anche a Caritas diocesana sono state pagate bollette per gas e luce;
– due Cooperative del territorio hanno dato disponibilità ad assumere a tempo determinato 2 persone.

Tutto questo è un segno di attenzione e di cura dell’altro, soprattutto quando si trova in situazioni di fragilità. Il nostro impegno fondamentale resta l’ascolto della persona; molte volte si riesce ad alleggerire la situazione di disagio creando un clima di fiducia reciproca e di sostegno non solo materiale, ma anche di vicinanza e di buone relazioni.
La nostra missione non è solo quella di aiutare i poveri, ma di aiutare la Comunità cristiana ad assumere sempre più un volto evangelico. Vorremmo essere piccoli segni di speranza e vi chiediamo, come Comunità cristiana e come cittadini, di essere complici di questa speranza che vogliamo continuare a portare, nonostante tutto.

CENTRO DI PRIMO ASCOLTO StAzZa

Via Carrara Beroa n.9 a Stezzano

Contatti:              telefono 338/1322916 fax 035/4541532

                             e-mail: ascoltostazza@gmail.com

Orari di apertura:             mercoledì dalle 15.30 alle 18.30

                                             venerdì dalle 9.00 alle 12.00

Come Commissione Carità ci piace pensare che accanto ai servizi segno, come il Centro di primo ascolto, che accolgono, ascoltano, sostengono, questo stile possa diventare anche quello di tutti noi proprio lì dove siamo, nel nostro prezioso quotidiano …

 Carità “di casa” …

Questa sera mi attende la riunione condominiale, salgo nell’appartamento dove ci incontreremo, saluto tutti i presenti e mi rendo conto che c’è anche una persona mai vista prima nel condominio. L’amministratore ci presenta il nuovo inquilino, abita nel nostro condominio già da un mese,  ma sinceramente non me ne ero resa conto …
Ci guardiamo negli occhi, ci stringiamo la mano e ci presentiamo; poi la serata continua con il lunghissimo ordine del giorno … tra le tante questioni c’è un mancato pagamento di una utenza comune, sembra dovuta al fatto che un altro inquilino, che non è presente, abbia perso il lavoro e ha chiesto un po’ di tempo per provvedere al pagamento …
Quando ritorno a casa continuo a pensare al fatto che per un mese intero non mi sono resa conto della presenza di una famiglia nuova nella nostra casa e nemmeno che una delle famiglie che abita qui ha grosse difficoltà. Purtroppo è diventato normale incrociarsi per le scale, scambiarsi appena uno sguardo, un saluto veloce e poi via … ognuno di corsa nella propria vita di ogni giorno.
Mi ritorna alla mente la mia giovinezza, ricordo che spesso ai miei genitori venivano a far visita persone che avevano bisogno di qualcuno che le stesse ad ascoltare, raccontavano la loro vita a volte difficile, le loro fragilità, a volte anche storie di violenza domestica, non sempre erano dei veri e propri amici, a volte erano semplici conoscenti, ma che sapevano di poter contare sulla discrezione e la comprensione e a volte anche su un aiuto materiale. Pur nella nostra ristrettezza di mezzi, la nostra casa era sempre aperta ed io ho respirato sin da molto giovane quest’aria e inconsapevolmente è diventato anche per me uno stile di vita, che mi ha sempre riempito l’anima e scaldato il cuore.
Quando apri la tua casa poi scopri che anche tu sei aiutato, ripensi alla tua vita, al suo senso, alla pienezza donata dall’incontro con l’altro … Un pensiero mi attraversa: “ma i miei figli, che aria respirano oggi nella nostra casa? Respirano aria di accoglienza, di ascolto e di reciproco aiuto?”
Senza pensarci troppo esco, salgo al quarto piano e suono al campanello della nuova famiglia, mi apre una giovane donna con due piccoli bambini che spuntano dietro di lei e fanno capolino con un sorriso: “Buongiorno! Sono la vostra vicina di casa, mi chiamo Anna e abito al secondo piano, mi farebbe molto piacere conoscervi. Vi va un caffè da noi una di queste sere?” per il resto, lasciamo fare alla magia dell’incontro …

Commissione carità 1 gennaio 2019

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