Tempo di avvento: tempo per “allenare uno sguardo rinnovato” sul mondo, sulla storia, … su di noi
Il vescovo quest’anno ha consegnato alla diocesi una lettera dal titolo: “Uno sguardo che genera”. In essa mette a tema una delle esperienze che determinano il nostro modo di stare al mondo: il guardare e l’essere guardati, riconoscendone la sua potenza, la sua decisività. “Lo sguardo che rivolgiamo ad una persona o che sentiamo su di noi ha una potenza comunicativa capace di mortificare e risuscitare, di uccidere e generare”.
Già l’itinerario di formazione per adulti StAzZa sul discernimento ci ha interrogato sulla nostra capacità di riconoscere e scegliere il bene. Ora, lasciandoci guidare dal ritmo dell’anno liturgico, è il momento di esercitarci:
è tempo in cui provare a stare sotto gli occhi di Dio che non smette di guardare con passione “all’umiltà dei suoi figli”. Per comprendere come Dio ci guardi dovremo metterci con stupore davanti al bambino di Betlemme, punto di osservazione che Dio sceglie per inquadrare bene il nostro mondo.
Per esercitarci dovremo provare a guardare con la stessa passione di Dio la nostra storia, illuminata dalla promessa e dal giudizio che la sua Parola ci offre perché la abitiamo umanamente.
Per questo confermiamo alcuni appuntamenti che ci possano aiutare:
→ preghiera di avvento dei ragazzi: ore 7.30 lunedì e giovedì in oratorio medie; ore 7.40 il giovedì in chiesa parrocchiale elementari
“Un avvento in ascolto della voce dei profeti … che ci parlano della nostra storia e ci invitano a impegnarci in essa”
→ ore 9.15 e 20.45 in segreteria parrocchiale: catechesi per gli adulti. Don Andrea ci introdurrà alla lettura dei profeti
→ lettura continua del profeta Amos e Osea all’inizio della giornata Dopo l’esperienza della quaresima scorsa riteniamo opportuno riproporci quell’esperienza un po’ particolare della lettura continua di alcuni testi della Scrittura: tutte le mattine dal lunedì al venerdì alle ore 6.20 dedicheremo una ventina di minuti per lasciarci accompagnare dalle pagine del libro del profeta Amos e del profeta Osea.
Metteremo in fondo alla chiesa un foglio dove segnalare la propria disponibilità a leggere un brano (questa previsione consentirà di preparare bene la proclamazione del testo).
Evidentemente non è necessario partecipare tutte le mattine. Anche il cambio delle persone presenti significherà che è la comunità come tale che si mette “alla scuola della Parola”. Chi non riuscirà a partecipare tutte le mattine potrà comunque camminare al passo della comunità secondo il ritmo che di settimana in settimana verrà segnalato impegnandosi ad una lettura “casalinga” o “di gruppo” del brano del giorno.
per la preghiera a casa: in fondo alla chiesa è possibile trovare il libretto della preghiera in famiglia preparato dalla diocesi di Bergamo
Lasciare che lo sguardo del Signore si posi su di noi e sulle nostre storie passa anche dal porre segni: invitiamo tutti a costruire nelle proprie case il “presepio”. È paradossale che si inneschino polemiche per la presenza del presepio nei luoghi comunitari e nel contempo stia diventando sempre più assente nelle case dei cristiani dove si decide dello stile con cui viviamo!