Scarpe comode, zaino in spalla, cartina alla mano e tanta acqua… queste le cose fondamentali che ci hanno permesso di sperimentarci nel pellegrinaggio sulle orme di San Benedetto insieme ai giovani di Zanica. Le tappe principali che abbiamo percorso sono state Norcia-Cascia, Subiaco-Trevi nel Lazio e infine Roccasecca-Montecassino. Cinque giorni in cui abbiamo avuto l’occasione di interrogarci su come viviamo la nostra fede, su quali siano le nostre debolezze e i punti di forza dai cui vogliamo ricominciare, su cosa non può mancare nella nostra vita e molto altro ancora.
Non sono mancate alcune difficoltà, che preferisco chiamare sfide, che sono state spunto per aprire un po’ gli occhi. Per esempio nel paese di Roccasecca a causa delle scarse risorse idriche in questo periodo estivo l’acqua corrente era limitata e quindi abbiamo dovuto un po’ ingegnarci per le docce, il bagno e il cucinare. Niente di insormontabile, ma sufficiente per farci cogliere la differente situazione che anche alcuni nostri connazionali vivono quotidianamente.
Durante il nostro viaggio abbiamo anche visitato il cuore di Norcia che mostra ancora i segni del terremoto, uno dei monasteri di San Benedetto a Subiaco e l’abbazia di Montecassino.
Dopo tutto questo camminare però la tappa mare non ce la siamo fatti scappare e qui Marina di Grosseto ha fatto da conclusione alla nostra vacanza itinerante 😉
Devo infine dire che camminare è proprio una delle cose più belle e arricchenti che conosca. In questo caso particolare mi ha permesso di dare spazio ai pensieri più profondi ammirando la natura circostante nei momenti in solitaria. Allo stesso tempo il poter compiere passo dopo passo insieme ad altri giovani, che poi è stato il cuore di questa avventura, mi ha divertito, appassionato, permesso di stringere relazioni di un certo spessore e fatto sentire vivo!