Vacanze: un tempo per…

Prima di partire per il campo con gli adolescenti a Pinarella di Cervia ho avuto occasione di leggere l’ultimo articolo che scrisse sul bollettino della sua parrocchia padre Jacques Hamel (per chi non lo ricorda si tratta del sacerdote ucciso in Francia questa estate) e queste poche righe sono diventate l’inizio delle nostre vacanze:

“La primavera è stata piuttosto fresca. Se il nostro morale non è stato molto alto, pazienza, l’estate sta per arrivare. Così come il tempo delle vacanze.

Le vacanze, un momento per allontanarci dalle nostre occupazioni abituali. Ma non si tratta di una semplice parentesi. È tempo di relax, ma anche di ristoro, di incontri, di condivisione, di convivialità.

Un tempo di ristoro. Alcuni impegneranno qualche giorno per un ritiro o per un pellegrinaggio. Altri rileggeranno il Vangelo, da soli o con altri, come una parola che fa vivere l’oggi. Altri potranno rigenerarsi col grande libro della creazione, ammirando i paesaggi così differenti e talmente magnifici che ci elevano e ci parlano di Dio. Possiamo noi in questi momenti ascoltare l’invito di Dio a prenderci cura di questo mondo, a farne, lì dove viviamo, un mondo più caloroso, più umano, più fraterno.

Un tempo di incontro, con i cari, gli amici. Un momento per prenderci il tempo di vivere qualcosa insieme. Un momento per essere attenti agli altri, chiunque essi siano.

Un tempo di condivisione. Condivisione della nostra amicizia, della nostra gioia. Condivisione del nostro sostegno ai bambini, mostrando loro che contano per noi.
Un tempo di preghiera. Attenti a quello che accadrà nel nostro mondo in quei giorni. Preghiamo per chi ne hanno più bisogno, per la pace, perché la vita insieme sia migliore.

Teniamo un cuore attento alle belle cose, a ciascuno e a quelli che rischiano di sentirsi un po’ più soli.
Che le vacanze ci permettano di fare il pieno di gioia, di amicizia, di ristoro. Allora noi potremo, più strutturati, riprendere la strada insieme. Buone vacanze.”

Queste parole ci ricordano che c’è modo e modo anche nello stare in vacanza; che esiste un riposo che è sano ed evangelico e un riposo che è solo pigrizia e addirittura pretesa.

Come oratorio non abbiamo puntato su grandi percorsi o riflessioni, ma abbiamo provato a mettere in campo un certo modo di stare insieme, un’attenzione a ciò che abbiamo e a ciò che ci circonda. È stato bello, ma estremamente impegnativo perché non siamo abituati. Diversamente non avrebbe avuto senso fare questa proposta ai ragazzi e avrebbero potuto andare in un qualsiasi villaggio turistico. Questi giorni sono stati l’occasione, per chi ha voluto coglierla, per non fare delle vacanze l’ennesimo tempo perso, ma un tempo per…

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