Giornata Mondiale della Gioventù: il viaggio a cuore aperto

A volte le strade si incrociano casualmente, in alcuni casi il loro tragitto è segnato, spesso, invece si costruiscono solamente percorrendole.
In questi giorni lontani da casa, abbiamo avuto l’occasione di “compiere un viaggio”, organizzato ma ancora tutto da scrivere, conosciuto ma imprevedibile. Un viaggio di crescita, condivisione e misericordia insieme ad altri due milioni e mezzo di giovani pellegrini. Con uno zaino pieno di aspettative, ci siamo riuniti, ognuno con una storia da raccontare e una parte di sé da regalare. Le avventure, di cui siamo stati protagonisti, sono state spesso divertenti, ma allo stesso tempo, in alcuni casi, il nostro spirito di adattamento è stato messo a dura prova. Siamo sopravvissuti al cibo, al caldo, alle docce all’aperto, alla pioggia e alla nottata passata tra sabbia e stelle al Campus Misericordiae. Non ci siamo fatti scoraggiare ed abbiamo accettato la sfida superandola con successo grazie alla mano che ci siamo tesi reciprocamente.
Il momento centrale di questa settimana a Cracovia è dato dai giorni di sabato e domenica, tempo dell’incontro con il papa, rispettivamente dedicato alla veglia e alla Santa messa.
In queste occasioni il Santo Padre si è espresso su noi giovani, sul nostro modo di affrontare la vita e sulle relazioni con gli altri, ormai sempre più difficili e tormentate a causa di tutti gli avvenimenti che segnano in modo indelebile l’esistenza di una persona. Dobbiamo essere in grado di non lasciarci intimorire, di non isolarci ed appiattirci. Dobbiamo cercare sempre nuove strade da percorrere, nuovi sogni e nuovi orizzonti da conquistare. Nel nostro cammino è di fondamentale importanza tenere presente che non siamo soli, ma che siamo accompagnati da altri individui.
Persone da noi diverse per cultura, tradizione e lingua, ma che con noi hanno in comune la ricerca di un futuro migliore, lontano da guerre e odi, mali di vivere dei nostri giorni. Un futuro costruito mattoncino per mattoncino, basato su fraternità, condivisione, amicizia e misericordia. Noi giovani dobbiamo riuscire a toglierci il paraocchi dal cuore, di modo che quest’ultimo sia attento ai bisogni altrui. Un cuore misericordioso, capace di costruire ponti e di gettare semi per diffondere un qualcosa di più grande, che piano piano possiamo scoprire.
Spesso, anche durante il periodo del Cre, abbiamo parlato del tema del viaggio. Per fare un viaggio non basta preparare la valigia ed avere i biglietti pronti per partire. Un vero viaggiatore deve avere un cuore aperto, preparato al confronto con l’altro e al cambiamento che da esso può derivare. La GMG non rappresenta semplicemente una bella avventura, ma è un’opportunità da cogliere: un’occasione di crescita personale attraverso la scoperta degli altri, perché soltanto nel noi, l’io può trovare una realizzazione.
Infine, ci sentiamo di ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa esperienza che lascia non soltanto un ricordo in noi, ma un seme da coltivare e diffondere all’interno della nostra comunità.

 

 

Alcune foto dell’esperienza alla GMG di Cracovia

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