Pellegrinaggio 2° media ad Assisi

Come già annunciato, anche quest’anno, dal 27 al 30 agosto abbiamo pensato di vivere con i ragazzi di seconda media, un momento forte di condivisione, di riflessione e di preghiera ad Assisi, terra di Francesco e Chiara.

È un’esperienza volutamente collocata sul finire dell’estate perché possa essere un momento in cui i ragazzi possano “ri-tirarsi insieme”; giorni dove si possa riannodare qualche filo e diventi così un momento di lancio verso la Terza media che sarà un anno speciale rispetto a quanto vissuto finora in oratorio.

Saranno certamente giorni intensi per la profondità dei contenuti, la bellezza dei luoghi e l’affiatamento del gruppo!

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Pellegrinaggio 2° media ad Assisi

Come già annunciato, anche quest’anno, dal 27 al 30 agosto abbiamo pensato di vivere con i ragazzi di seconda media, un momento forte di condivisione, di riflessione e di preghiera ad Assisi, terra di Francesco e Chiara.

È un’esperienza volutamente collocata sul finire dell’estate perché possa essere un momento in cui i ragazzi possano “ri-tirarsi insieme”; giorni dove si possa riannodare qualche filo e diventi così un momento di lancio verso la Terza media che sarà un anno speciale rispetto a quanto vissuto finora in oratorio.

Saranno certamente giorni intensi per la profondità dei contenuti, la bellezza dei luoghi e l’affiatamento del gruppo!

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“NON DIRE: SONO GIOVANE” – ESERCIZI SPIRITUALI DIOCESANI GIOVANI

“Sono solo un ragazzo” risponde Geremia alla chiamata divina: eppure sembra che proprio il suo essere “solo” un ragazzo costituisca il motivo della scelta di Dio. La profezia è strettamente legata alla gioventù e potremmo dunque chiederci quali squarci di futuro ci offrono oggi i nostri giovani, che spesso consideriamo “solo ragazzi”.

 

Raffaele Mantegazza

 

Anche quest’anno invitiamo i giovani della Stazza a qualche giorno di ritiro e riflessione nella forma degli Esercizi spirituali. Un’ occasione per scoprire che la Bibbia è un libro giovane, libro che parla di giovani e soprattutto che parla ai giovani.

Dalle 19.00 di venerdì 22 alle 16.00 di domenica 24 marzo il settore giovani dell’Azione Cattolica accompagnerà e curerà questa proposta presso il “Centro di Spiritualità G. Comensoli” di Ranica.

Chi fosse interessato si metta in contatto con don Andrea per maggiori informazioni. Le iscrizioni si chiuderanno giovedì 14 marzo.

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Carnevale di comunità 2019

Come ormai è abitudine da qualche anno il carnevale è un appuntamento costruito a più mani dalle diverse realtà presenti sul territorio. Il tema di quest’anno sarà il gioco.

Cuore del carnevale sarà la sfilata di domenica 3 marzo dalle 14.30 partendo dal Piazzale della Meridiana per arrivare in Piazza IV Novembre accompagnati da alcuni carri realizzati dagli adolescenti dell’oratorio, dal Progetto giovani, dalla cooperativa Biplano.

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Festa di San Domenico Savio

Visto che per due domeniche di fila, il maltempo non ci ha permesso di festeggiare san Giovanni Bosco alla fine della settimana dedicata all’oratorio, abbiamo pensato di riproporre ciò che era in programma per domenica 10 marzo nella ricorrenza di san Domenico Savio, patrono del nostro oratorio.

Invitiamo nuovamente i ragazzi delle medie alle 12.30 per condividere il pranzo (piatto di pasta, panino hamburger e dolce) e poi lasciare solo per loro un tempo in cui scatenarsi sui divertentissimi gonfiabili wipeout (chiamare al 3397850034 per iscriversi – 7€ da portare il giorno stesso).
Dalle 15.00 l’oratorio aprirà alle famiglie e anche i più piccoli potranno giocare sui gonfiabili e divertirsi con l’animazione preparata dagli adolescenti.

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Coppie con coppie …

Nel pomeriggio di sabato 12 gennaio i giovani che vogliono prepararsi al matrimonio hanno dato il via al loro primo incontro.

 

In quest’occasione un altro gruppo di coppie, decisamente più “brizzolato”, ha pensato di fare accoglienza per l’ora di cena e ha preparato nella casa dell’oratorio una tavola apparecchiata e imbandita con preparazioni dedicate. Siamo quelle coppie che hanno iniziato a incontrarsi a partire da un viaggio ad Assisi nel 2017 e da allora sono soliti trovarsi ogni tanto scambiandosi qualche “pezzettino” della propria storia.

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Racconti di una carità … possibile

Racconti di una carità … possibile

commissione carità – parrocchia della Conversione di san Paolo

 

febbraio 2019 da EVANGELII GAUDIUM di papa FRANCESCO
UNITI A DIO ASCOLTIAMO UN GRIDO

 

188- .. La parola “solidarietà” si è un po’ logorata e a volte la si interpreta male, ma indica molto di più di qualche atto sporadico di generosità.  Richiede di creare una nuova mentalità che pensi in termini di comunità, di priorità della vita di tutti rispetto all’appropriazione dei beni da parte di alcuni.

                Quando in Commissione Carità abbiamo ascoltato il racconto degli operatori del Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento Stazza, tra le tante situazioni incontrate, ci ha molto colpito il fatto che tra i fondi erogati per famiglie con bambini piccoli ci siano anche quelli per sostenere spese farmaceutiche . Il tema della fatica a sostenere le spese legate alla salute ci ha fatto allargare lo sgurdo su una iniziativa che è presente anche sul nostro territorio. Leggi tutto →

Coppie con coppie …

Nel pomeriggio di sabato 12 gennaio i giovani che vogliono prepararsi al matrimonio hanno dato il via al loro primo incontro.

 

In quest’occasione un altro gruppo di coppie, decisamente più “brizzolato”, ha pensato di fare accoglienza per l’ora di cena e ha preparato nella casa dell’oratorio una tavola apparecchiata e imbandita con preparazioni dedicate. Siamo quelle coppie che hanno iniziato a incontrarsi a partire da un viaggio ad Assisi nel 2017 e da allora sono soliti trovarsi ogni tanto scambiandosi qualche “pezzettino” della propria storia.

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Quando dei cristiani non temono di sporcarsi le mani …

Quando dei cristiani non temono di sporcarsi le mani …”: l’impegno politico per una convivenza rispettosa della grandezza dell’uomo

 

Dopo un confronto all’interno del consiglio pastorale, ci è parso importante provare ad aprire qualche spazio in comunità per discorsi che raramente ci siamo dati l’occasione di affrontare. Proveremo a parlare di politica spinti dalla passione del vangelo.

Lo faremo mettendo gli occhi su tre figure particolarmente significative per la storia del nostro paese lasciandoci consegnare da loro alcune parole: Leggi tutto →

Festa di San Giovanni Bosco – settimana dell’oratorio

Anche quest’anno la ricorrenza di San Giovanni Bosco ci dà l’occasione per rimettere l’attenzione sul nostro Oratorio e sull’educare.

Durante la settimana (28 gennaio-3 febbraio):

Per gli adulti, all’oratorio di Stezzano, il 23 e 30 gennaio (20.45) la dott.sa Claudia Pelizzoli parlerà ai genitori ed educatori su come essere di sostegno ai ragazzi nei momenti di crescita e di scelta.
L’esperienza di scegliere un ponte verso l’autonomia

Per i ragazzi non ci sarà il “classico” catechismo (orari e giorni rimangono invariati), ma metteremo la nostra attenzione su san Giovanni Bosco e finiremo con una bella merenda! Leggi tutto →

Racconti di una carità … possibile

Racconti di una carità … possibile

commissione carità – parrocchia della Conversione di san Paolo

 

gennaio 2019 da EVANGELII GAUDIUM di papa FRANCESCO
SI ALLE RELAZIONI NUOVE GENERATE DA GESU’ CRISTO

 
 87– Oggi, quando le reti e gli strumenti della comunicazione umana hanno raggiunto sviluppi inauditi, sentiamo la sfida di scoprire e trasmettere la “mistica” di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio, di appoggiarci, di partecipare a questa marea un po’ caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale in un santo pellegrinaggio …”
Come Commissione Carità, in questo anno pastorale, abbiamo scelto di farci accompagnare da questa esortazione apostolica di Papa Francesco dentro la quale si trovano evidenziate in modo molto obiettivo tante problematiche del mondo d’oggi ma in modo altrettanto forte vieni esortato a muoverti sempre sulle ali della letizia e della speranza.
Anche noi abbiamo pensato di mescolarci, di incontrarci e quindi il 22 ottobre scorso abbiamo incontrato gli operatori del Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento Stazza, ci siamo reciprocamente presentati, conosciuti personalmente e ci siamo raccontati i nostri reciproci ruoli; abbiamo ascoltato attentamente quanto ci è stato portato e, volendo condividere tutto questo con la nostra comunità, vi riportiamo il loro racconto: Leggi tutto →

Lettera di Natale 2018

Nella nostra lunga notte molti non osano più attendere:

non lasciare che i deboli e i sofferenti spengano in sé la fiamma della speranza!

 

“Ma val la pena tentare ancora di tenere in piedi una parrocchia? E come riuscirci?”

Domande come queste stanno affacciandosi con sempre maggior forza nel consiglio pastorale, quando tra noi preti proviamo a confrontarci e anche a livello sovraparrocchiale, in StAzZa, in diocesi.

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Terra Santa

Mentre preparo l’articolo, formatto, evidenzio, separo, penso al perché queste donne hanno voluto scrivere queste righe…

Probabilmente l’hanno fatto per mettere ordine alle proprie idee, per cercare di mettere nero su bianco le sensazioni che le hanno travolte mentre visitavano i luoghi sacri, per non lasciarle sedimentare troppo e per non perderle nel tempo.

 

… e allora sto attento, cerco il modo giusto … separo le frasi in modo che il lettore si fermi e abbia il tempo di assaporare quello che sta leggendo.

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Lettura comunitaria di Amos e Osea

Avvento 2018

      Una comunità che apre la Scrittura con curiosità e con la disponibilità a mettersi in ascolto del suo Signore. È questa l’esperienza che abbiamo fatto la scorsa Quaresima e che vorremmo ripetere nel tempo dell’Avvento.
      Nello scorrere delle pagine ci siamo accorti però che la curiosità, all’inizio rivolta al testo approcciato con una lettura continua, come mai forse ci eravamo dati occasione di sperimentare, piano piano si sposta su di me. Leggere la Scrittura è allora “lasciarsi leggere” da essa. Così ne parla sant’Agostino:

Per vedermi a che cosa dovrò guardare? Ti è stato posto davanti lo specchio della sua Scrittura. Quando leggi vedi se sei come egli ha detto e, se ancora non lo sei, piangi per esserlo.
Lo specchio ti mostrerà il tuo vero volto; e come non troverai nello specchio un adulatore, allo stesso modo non dovrai blandire te stesso. La sua lucentezza ti mostrerà ciò che sei; vedi quello che sei e, se questa immagine ti dispiace, cerca di non esserlo.
(Agostino, Esposizioni sui salmi, PL 37,1338)

      In questo tempo che ci prepara a celebrare un “Dio che si interessa della nostra storia al punto da visitarla”, ci auguriamo di sentire come il Signore ci chieda di poter essere accolto nella nostra vita per cambiarla. E cambiarla secondo la misura di quell’amore fedele e tenace che Gesù ci svela essere il cuore del Padre.
      Di seguito trovate alcune brevissime note introduttive ai due libri profetici che abbiamo scelto di aprire, il calendario che detta i tempi della lettura e le due invocazioni che aprono e chiudono il momento dedicato dell’ascolto.

 

Amos

      Amos è – cronologicamente parlando – il primo profeta scrittore dell’Antico Testamento. Giudeo benestante, predica nel regno di Israele, mentre regnava Geroboamo II. La sua missione ha all’origine una vocazione che, per Amos, è l’esperienza di una chiamata irresistibile, quasi di obbedienza ad un comando militare (3,8; 7,14).
      Il suo messaggio che richiama severamente le esigenze di giustizia sociale, di equità giuridica e di un culto reso autentico da una pratica morale fedele all’alleanza, lo fa scontrare con i governanti di Samaria. Egli stesso racconta la forte polemica sorta con Amasia, il capo del clero officiante nel tempio di Betel (7,10-17), a causa della sua predicazione, che mette in questione l’elezione della dinastia regnante e la qualità del culto praticato in quel santuario e negli altri luoghi di culto del regno.
      La situazione internazionale è particolarmente minacciosa, perché l’espansionismo assiro comincia a premere sui popoli vicini, compresi i regni di Damasco e di Israele. I responsabili di Samaria, però, non avvertono l’entità del pericolo e continuano a condurre una vita spensierata e lussuosa, indifferenti ai problemi dei ceti meno abbienti, sempre più impoveriti da un sistema economico ingiusto.
      La struttura dello scritto è molto consequenziale. Dopo un titolo e un prologo che offrono le coordinate della missione profetica e del suo contenuto giudiziale (1,1-2), il libro si articola in cinque sezioni. La prima è costituita dagli otto oracoli contro le nazioni, l’ultimo dei quali è un’ampia requisitoria profetica contro Israele, in quanto popolo dell’alleanza (1,3-2,16). Nella seconda si trovano oracoli di denuncia, che toccano il loro vertice nell’annuncio della prossima visita divina (3,1-4,13). La terza sezione mostra come Dio non venga, tuttavia, per giudicare, ma per offrire la grande scelta tra la vita e la morte, tra il bene e il male (5,1-17). Purtroppo la risposta del popolo sarà negativa e perciò il profeta, a nome di Dio, eleva il suo lamento funebre nella quarta sezione (5,18-6,14). Il ciclo delle visioni riferisce il più antico materiale amosiano (7,1-9,10). Gli ultimi versetti sono un’aggiunta posteriore, che prospetta il superamento del disastro con la salvezza escatologica.
      La profezia di Amos rivendica con forza la libertà della missione profetica al servizio del Signore, riconosciuto come colui che ha competenza su ogni cosa, sulla creazione e sulla storia. Il Dio di Amos è colui che chiede a tutti – e a maggior ragione al popolo dell’alleanza – la pratica della giustizia, nel rispetto della dignità della persona umana.

 

Osea

      Osea apre la raccolta dei dodici profeti minori. È del regno settentrionale di Israele dove anche svolgerà il suo ministero profetico, quasi nello stesso periodo di Amos, verso la fine del regno di Geroboamo II e nel tormentato periodo successivo, caratterizzato da continui colpi di stato, che preludono alla catastrofe di Samaria (721 a.C.). All’instabilità politica si aggiunge un quadro economico sempre più segnato da ingiustizie e sperequazioni. Tutto ciò si riflette nel suo scritto, dove ancor più traspare la travagliata relazione matrimoniale del profeta. Il libro testimonia la comprensione di questa vicenda come una parabola del complesso rapporto del Signore con il suo popolo, che alla fedeltà risponde con l’infedeltà, alla generosità con l’ingratitudine.
      Dal punto di vista letterario, a materiali risalenti ad Osea stesso si aggiungono oracoli e pericopi di discepoli e redattori successivi.
      Lo scritto si apre con un’intestazione (1,1), cui segue una sezione riguardante la vicenda matrimoniale del profeta. Il tutto occupa i primi tre capitoli: nel primo si racconta, in terza persona, il matrimonio con Gomer e la nascita di tre figli, i quali ricevono nomi simbolici che evocano il giudizio divino su Israele infedele; nel secondo, il più celebre, Osea passa da una minaccia di divorzio ad una ritrovata comunione sponsale; anche i nomi dei figli vengono mutati e diventano segni di speranza; infine si narra come il profeta riscatti la donna prostituitasi nei templi cananei (1,2-3,5).
      La seconda parte si articola in quattro grandi discorsi: 4,1-5,7 muove accuse contro sacerdoti e capi di Israele, primi responsabili del peccato del popolo; 5,8-6,7 presenta un appello alla conversione nel contesto di una liturgia penitenziale; il terzo discorso in 6,8-8,14 raccoglie le esortazioni durante la guerra fratricida e l’annuncio della salvezza operata da Dio per il suo popolo; infine 9,1-13,11 offre una serie di meditazioni sulla storia della salvezza, riprendendo i temi fondamentali dell’esodo, del deserto e di alcuni episodi patriarcali. Vi spicca il capitolo 11, con il tema dell’incompresa maternità/paternità di Dio.
      Il libro si chiude con inviti costanti alla conversione (13,12-14,9) e un epilogo in forma sapienziale (14,10).
      Con il linguaggio dell’amante innamorato e del genitore appassionato, Osea è impareggiabile testimone dell’amore misericordioso del Signore, che supera l’infedeltà, l’incomprensione e l’ingratitudine umana.

(introduzioni tratte da La Bibbia. Via, Verità e Vita, ed. San Paolo)

 

invocazione allo Spirito prima della lettura

 

O Spirito santo del Padre
promesso dal Figlio alla chiesa,
discendi e rinnova la fede,
sostieni la nostra preghiera.

Sei luce alla nostra ragione,
sei fuoco bruciante nel cuore,
sei acqua che sempre disseta,
sei brezza che calma e ristora.

Insegnaci il senso del tempo,
rivelaci l’ora di Cristo:
saremo in attesa del Regno,
del giorno nuziale ed eterno.

 

per concludere: Padre nostro

 

Venga il tuo giorno, Signore!
Nella nostra lunga notte molti non osano più attendere:
non lasciare che i deboli e i sofferenti
spengano in sé la fiamma della speranza
e manda il tuo Messia,
affinché si compiano pienamente le tue promesse.
Per Cristo nostro Signore. Amen

 

 

calendario giornaliero dicembre 2018:

 

lunedì 3 Am 1,1-2,16
martedì 4 Am 3,1-4,13
mercoledì 5 Am 5,1-6,14
giovedì 6 Am 7,1-8,10
venerdì 7 Am 8,11-9,15

 

lunedì 10 Os 1,1-2,15
martedì 11 Os 2,16-3,5
mercoledì 12 Os 4,1-5,7
giovedì 13 Os 5,8-6,7
venerdì 14 Os 6,8-7,16

 

lunedì 17 Os 8,1-14
martedì 18 Os 9,1-10,8
mercoledì 19 Os 10,9-11,11
giovedì 20 Os 12,1-13,11
venerdì 21 Os 13,12-14,10

Lettura comunitaria di Amos e Osea

Avvento 2018

      Una comunità che apre la Scrittura con curiosità e con la disponibilità a mettersi in ascolto del suo Signore. È questa l’esperienza che abbiamo fatto la scorsa Quaresima e che vorremmo ripetere nel tempo dell’Avvento.
      Nello scorrere delle pagine ci siamo accorti però che la curiosità, all’inizio rivolta al testo approcciato con una lettura continua, come mai forse ci eravamo dati occasione di sperimentare, piano piano si sposta su di me. Leggere la Scrittura è allora “lasciarsi leggere” da essa. Così ne parla sant’Agostino: Leggi tutto →

Allenare uno sguardo rinnovato

 

Tempo di avvento: tempo per “allenare uno sguardo rinnovato” sul mondo, sulla storia, … su di noi

 

              Il vescovo quest’anno ha consegnato alla diocesi una lettera dal titolo: “Uno sguardo che genera”. In essa mette a tema una delle esperienze che determinano il nostro modo di stare al mondo: il guardare e l’essere guardati, riconoscendone la sua potenza, la sua decisività. “Lo sguardo che rivolgiamo ad una persona o che sentiamo su di noi ha una potenza comunicativa capace di mortificare e risuscitare, di uccidere e generare”.

              Già l’itinerario di formazione per adulti StAzZa sul discernimento ci ha interrogato sulla nostra capacità di riconoscere e scegliere il bene. Ora, lasciandoci guidare dal ritmo dell’anno liturgico, è il momento di esercitarci:

è tempo in cui provare a stare sotto gli occhi di Dio che non smette di guardare con passione “all’umiltà dei suoi figli”. Per comprendere come Dio ci guardi dovremo metterci con stupore davanti al bambino di Betlemme, punto di osservazione che Dio sceglie per inquadrare bene il nostro mondo.

              Per esercitarci dovremo provare a guardare con la stessa passione di Dio la nostra storia, illuminata dalla promessa e dal giudizio che la sua Parola ci offre perché la abitiamo umanamente.
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Allenare uno sguardo rinnovato

 

Tempo di avvento: tempo per “allenare uno sguardo rinnovato” sul mondo, sulla storia, … su di noi

 

              Il vescovo quest’anno ha consegnato alla diocesi una lettera dal titolo: “Uno sguardo che genera”. In essa mette a tema una delle esperienze che determinano il nostro modo di stare al mondo: il guardare e l’essere guardati, riconoscendone la sua potenza, la sua decisività. “Lo sguardo che rivolgiamo ad una persona o che sentiamo su di noi ha una potenza comunicativa capace di mortificare e risuscitare, di uccidere e generare”.

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Con i colori nel cuore …

Di seguito alcuni pensieri e risonanze che una coppia ci regala dopo il viaggio a Nizza e dopo l’incontro con Picasso, Chagall, l’arte, la natura e … i compagni di viaggio …

 

      Quando, dopo tre giorni passati a riempirci gli occhi e il cuore di colori ed emozioni attraverso le opere di Picasso e Chagall, ci è stato chiesto di “raccogliere” delle Parole sulle quali poter ritornare e costruire qualcosa di bello nella nostra vita di coppia … devo dire che siamo stati un po’ presi alla sprovvista.
Si, perché fino a quel momento era la vista ad aver avuto il sopravvento, con i colori della costa azzurra, con la pittura forte ed impattante di due maestri indiscussi … cosa voleva dire cercare le parole? Leggi tutto →

“Discerno ergo sum”

“Discerno ergo sum”: proposta di formazione per gli adulti “StAzZa” sul tema del “discernimento” ovvero “l’arte di riconoscere e scegliere il bene”

                In un tempo di grande cambiamento, la sensazione può essere quella di una grande confusione che rende sempre meno marcato il confine tra ciò che è bene e ciò che è male fino a portarci alla convinzione che “è tutto uguale” e l’unico criterio di scelta è il “come mi sento” o il “ciò che mi conviene di più adesso”.

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