Allenare uno sguardo rinnovato

 

Tempo di avvento: tempo per “allenare uno sguardo rinnovato” sul mondo, sulla storia, … su di noi

 

              Il vescovo quest’anno ha consegnato alla diocesi una lettera dal titolo: “Uno sguardo che genera”. In essa mette a tema una delle esperienze che determinano il nostro modo di stare al mondo: il guardare e l’essere guardati, riconoscendone la sua potenza, la sua decisività. “Lo sguardo che rivolgiamo ad una persona o che sentiamo su di noi ha una potenza comunicativa capace di mortificare e risuscitare, di uccidere e generare”.

              Già l’itinerario di formazione per adulti StAzZa sul discernimento ci ha interrogato sulla nostra capacità di riconoscere e scegliere il bene. Ora, lasciandoci guidare dal ritmo dell’anno liturgico, è il momento di esercitarci:

è tempo in cui provare a stare sotto gli occhi di Dio che non smette di guardare con passione “all’umiltà dei suoi figli”. Per comprendere come Dio ci guardi dovremo metterci con stupore davanti al bambino di Betlemme, punto di osservazione che Dio sceglie per inquadrare bene il nostro mondo.

              Per esercitarci dovremo provare a guardare con la stessa passione di Dio la nostra storia, illuminata dalla promessa e dal giudizio che la sua Parola ci offre perché la abitiamo umanamente.
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Allenare uno sguardo rinnovato

 

Tempo di avvento: tempo per “allenare uno sguardo rinnovato” sul mondo, sulla storia, … su di noi

 

              Il vescovo quest’anno ha consegnato alla diocesi una lettera dal titolo: “Uno sguardo che genera”. In essa mette a tema una delle esperienze che determinano il nostro modo di stare al mondo: il guardare e l’essere guardati, riconoscendone la sua potenza, la sua decisività. “Lo sguardo che rivolgiamo ad una persona o che sentiamo su di noi ha una potenza comunicativa capace di mortificare e risuscitare, di uccidere e generare”.

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Un servizio prezioso

Avrete sicuramente notato come, nella nostra parrocchia, vi sia la presenza di alcune persone che sostengono e curano il canto dell’assemblea sia nei giorni feriali che festivi.  Senza il canto le nostre messe sono più povere. Ma è soprattutto nei funerali che il  coretto può garantire un‘offerta di una identica dignità e decoro per tutti,  rappresentando la vicinanza e della preghiera di tutta la comunità parrocchiale, anche di chi per le varie attività e lavori non può essere presente. Questo servizio, per essere sempre più adeguato, vorremmo non solo confermarlo, ma anche rimpolparlo: chiediamo a chi ha un po’ di tempo, volontà e passione, di prendersi una piccola responsabilità partecipando alle prove di canto. In comunità si cresce anche così: assumendoci pezzetti di realtà.

Ci troviamo in segreteria parrocchiale ogni quindici giorni al lunedì  dalle ore 16.00 alle 17.00 a partire da Lunedi 9 e 23 aprile

 

Lettera Pasquale

 “Ma cosa è capitato?”

Purtroppo rischiamo di porci questa domanda solo quando due arerei che sfrecciano sulle nostre teste producono il “boom sonico” o quando qualcosa di pruriginoso sveglia la nostra curiosità decisamente inclinata al morboso. Capita sempre meno che la nostra attenzione si rivolga alla vita che scorre nella sua normalità fatta di relazioni e collaborazioni ordinarie, fatta del “noioso” (?!) ripetersi di gesti di cura e dell’onorare ciò che abbiamo semplicemente il dovere di fare.

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Ripresa degli itinerari di catechesi

Sta ormai riprendendo a pieno regime la vita parrocchiale, i diversi gruppi hanno iniziato a ritrovarsi, l’oratorio torna ad animarsi. Tra tutto questo la ripresa degli itinerari di catechesi ha una certa importanza.
Qui si possono trovare le informazioni minime e comuni a tutti legate soprattutto alle iscrizioni, agli orari …
 

Appunti per una comunità che riparte…

 

1) Presentazione del cammino di quest’anno … “ma la parrocchia ha un cammino da fare?!”

 

Noi frequentemente pensiamo alla parrocchia come un ente erogatore di servizi religiosi e di altra natura (distributore più o meno scontato di aiuti vari, animatrice sociale e ludica … “ma don la parrocchia non organizza i viaggi?!”)
Appena apri il vangelo ti accorgi invece che proprio nel modo di stare insieme di quegli uomini e donne che si riconoscono cristiani, nel loro “stile” si gioca – se non proprio tutto – tanto!