Autore: Francesco Sassi

Nell’anno in cui il vescovo ci ha indicato il tema vocazionale come centrale nella progettazione pastorale, per la nostra comunità la festa della Madonna del Rosario ci offre l’occasione per ringraziare il Signore per tante storie di vita che sono partite da Azzano o che “sono transitate” da queste parti. Penso alla gioia di sr. Chiara Poma che il 1° settembre ha fatto la sua professione perpetua e che ci ricorda le donne di Azzano che hanno scelto la vita religiosa e sono diventate suore. Penso al 25° di ordinazione di don Flavio Bruletti, al 40° di don Adelio Coter e di don Benedetto Manzoni, al 30° di don Marcello Fumagalli e al 15° di don Mario Amigoni. Quest’anno ricordiamo anche il 10° anniversario di ordinazione diaconale di Mario Locatelli. A tutto questo si aggiunge la positiva provocazione della presenza tra noi, a partire dal CRE di questa estate, di due seminaristi, Davide e Simone.

Ringrazieremo il Signore per queste storie, ma ancor di più per tutte quelle che hanno concretizzato la fiducia nel vangelo della vita nel diventare coppia, nelle nostre famiglie e in tante forme di servizio generoso.

• Da lunedì 17 a venerdì 21 le messe feriali delle 8.30 e 18.00 saranno celebrate tutte in san Paolo.
• Mercoledì 19 alle ore 20.45 ci sarà la celebrazione penitenziale per gli adulti. Altri tempi per le confessioni saranno venerdì 21 in san Paolo dalle 9 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 17.30 e sabato in chiesa parrocchiale dalle 10 alle 11.30 e dalle 17 alle 18.
• Venerdì 21 alle ore 20.30 porteremo processionalmente la statua della Madonna in chiesa parrocchiale

Domenica 23 settembre

– alle ore 12.30 in oratorio pranzo comunitario. Come lo scorso anno ci incontriamo simbolicamente come famiglia dopo la dispersione estiva con un pranzo. Per ragioni organizzative si rende necessaria l’iscrizione entro mercoledì 19 settembre o fino ad esaurimento dei posti disponibili rivolgendosi alla segreteria parrocchiale o direttamente a Gianna (3406109651).

– alle ore 17.00 la messa presieduta da don Flavio Bruletti nel ricordo del suo 25° di ordinazione. In questa messa avremo un ricordo particolare per don Flaminio Collico.

La processione percorrerà: p.za IV Novembre, via papa Giovanni XXIII, via don Gonella, via Verdi, via Puccini, via Rossini, via don Gonella, via Monastero Domenicane, p.za Piacentini per concludersi in chiesa di san Paolo.

Dopo la processione in oratorio potremo salutarci e augurarci un buon anno attorno ad un aperitivo.

Nell’anno in cui il vescovo ci ha indicato il tema vocazionale come centrale nella progettazione pastorale, per la nostra comunità la festa della Madonna del Rosario ci offre l’occasione per ringraziare il Signore per tante storie di vita che sono partite da Azzano o che “sono transitate” da queste parti.

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dove l’essenziale è invisibile agli occhi

“La ricerca di sole, di calore, di quell’azzurro del cielo e del mare che ha battezzato la terra stessa, è stata una ricerca comune ad alcuni dei più grandi artisti del XX secolo. Il viaggio proposto si soffermerà certamente a comprendere luoghi e opere d’arte, ma altrettanto tempo si dovrà dedicare al mare, alle colline, alla spiaggia e alle viuzze strette dei borghi più vecchi, come ai negozi e alle vetrine del centro. Non si potrà capire la magia che ha ammaliato Matisse, Picasso, Chagall, Cocteau e tanti altri se non ci si concederà del tempo per assaporarla”

Questa estate dal 24 al 27 luglio con il gruppo adolescenti e i loro educatori assaporeremo la bellezza della Costa azzurra. Il primo giorno lo trascorreremo al mare in Liguria con tutti gli animatori che avranno preso parte al Cre, mentre nei giorni successivi alloggeremo a Nizza e da lì ci muoveremo alla scoperta di questa terra e degli artisti che l’hanno celebrata e arricchita con i loro capolavori.

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Avreste mai pensato che la chimica potesse avvicinarsi all’economia e all’informatica? Che la politica potesse fare amicizia con la grafica e il design? Che l’ingegneria fosse molto vicina all’infermieristica? E che la comunicazione e l’organizzazione di eventi fossero fondamentali per l’automazione?

Nemmeno noi! Eppure è proprio quello che durante questi 7 giorni è successo! 15 ragazzi, ognuno con i propri impegni, hanno vissuto per una settimana insieme sotto lo stesso tetto, portando avanti la propria vita e contribuendo in casa con le proprie capacità. È stato difficile inizialmente adattarsi alle abitudini e alla quotidianità degli altri, ma giorno dopo giorno alzarsi tutte le mattine alle 7:45 per iniziare la giornata con un momento di preghiera e rivedere le stesse facce ha iniziato ad essere anche divertente.

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Dopo l’incontro di giovedì nel quale abbiamo ascoltato l’esperienza della comunità di Chiuduno e di Ponte San Pietro, ora tocca a noi metterci al lavoro.

                Apriamo un tempo per raccogliere impressioni, consigli e … disponibilità.

                Attraverso uno scritto (da lasciare in cassetta della posta della casa parrocchiale, in chiesa o direttamente ai don), una mail, (azzano@diocesibg.it o agli indirizzi dei don che trovate sul sito) o contattando direttamente i don vi chiedo di dire la vostra sul nostro oratorio, sulle prospettive che ritenete debbano essere tenute in considerazione in un percorso di ripensamento. Saranno preziose tutte le riflessioni sia positive che negative. Chiedo a chi scrive di lasciare il nome e il recapito (ciò che arriverà in forma anonima verrà “archiviato” nel cestino perché … “se non ci metti la faccia …”).

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“O Oriens, splendor lucis aeternae, et sol justitiae:

veni, et illumina sedentes in tenebris et umbra mortis”

Questa mattina le suore hanno intonato questo canto all’inizio della messa. Forse un po’ ancora assonnati e un po’ spiazzati dalla lingua latina, i presenti non si sono accorti della forza di questa preghiera. La voce dell’orante si rivolge a colui che sorge come splendore di una luce eterna e sole di giustizia per invocare la sua venuta su chi siede nelle tenebre e nell’ombra della morte.

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Ormai la fine dell’anno si avvicina e l’oratorio vorrebbe aprire le sue porte a chi ha voglia di uscire di casa per vivere questo momento insieme ad altri. Non siamo andati in cerca di altri spazi – magari più comodi – dove passare l’ultimo dell’anno; in oratorio ci sono evidenti limiti, anzitutto di spazio, ma è la nostra casa e, come si fa in ogni famiglia, pur di stare insieme ci adegueremo un po’ … anche la preparazione e il ritmo della serata non saranno “da ristorante”, ma più famigliarmente dettati dalla condivisione e dal servizio reciproco.
Anche i ragazzi delle medie e gli adolescenti sono invitati ad aspettare insieme la mezzanotte: staremo al primo piano dell’oratorio tra pizza, musica e giochi.
Vi aspettiamo!
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Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato, e nessuno può porre un limite all’amore di Dio che perdona.

In ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che è la Chiesa Madre per tutti i fedeli si apra per tutto l’Anno Santo una Porta della Misericordia. Ogni Chiesa particolare, quindi, sarà direttamente coinvolta a vivere questo Anno Santo come un momento straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale. Il Giubileo, pertanto, sarà celebrato a Roma così come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa. 

Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. Anche per raggiungere la Porta Santa a Roma e in ogni altro luogo, ognuno dovrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Esso sarà un segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio. Il pellegrinaggio, quindi, sia stimolo alla conversione: attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi.

 Papa Francesco, Misericordiae Vultus

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Al termine dell’anno pastorale nel suo tempo ordinario, prima dei ritmi dell’estate, vorremmo fermarci attorno all’eucaristia per ringraziare per tutto ciò che ha reso ricco il cammino di quest’anno. La settimana sarà anche occasione per prepararci a vivere la celebrazione del Giubileo in questo Anno Santo della Misericordia. Con tutte le parrocchie del nostro vicariato il 31 maggio ci recheremo in pellegrinaggio alla cattedrale e lì vivremo il passaggio alla Porta Santa.

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Pronti partenza via! È ormai tempo per iniziare a parlare di Cre!

Gli educatori e gli animatori è da un po’ di tempo che si stanno preparando per rendere speciale questa estate. Il tema che ci accompagnerà sarà quello del viaggio. Ci si mette per strada perché qualcuno ce lo ha proposto, ci si è sentiti chiamati in causa. Quante delle nostre storie sono connotate da questa dinamica! Spesso è un viaggio di fiducia, è consapevolezza che da soli non si può crescere fino in fondo, è imparare a dire “si” e lanciarsi contro le nostre confusionarie e rassicuranti certezze.

Libretti iscrizioni:    ELEMENTARI         1-2 MEDIA            3 MEDIA

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È ormai alle porte la classica Festa dell’oratorio.

Ci troveremo in oratorio tutte le sere dal 27 maggio al 5 giugno, la domenica ci sarà anche la possibilità di pranzare. Come sempre vorrebbe essere un momento di convivialità e di incontro per la nostra comunità.

I nostri volontari sono già all’opera per preparare tutto; ma quest’anno vorremmo provare a coinvolgere i ragazzi che solitamente servono ai tavoli in una animazione per le famiglie perché la festa non si riduca solo ad un mangiare insieme. Ci darà una mano anche qualche genitore per pensare e mettere in campo qualcosa di nuovo per coinvolgere i più grandi – non è sempre  facile – e dare a questo momento un clima più di festa e meno da sagra … vi aspettiamo!

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Il consiglio Pastorale ha iniziato la sua missione: osservare, riflettere, confrontarsi, dialogare, leggere per poi poter discernere e consigliare.

Siamo laici, uomini, donne, ragazzi eletti da questa comunità che insieme ai sacerdoti si stanno incontrando mensilmente con la voglia di mettersi in gioco per un bene comune: l’uomo e il suo territorio.

Abbiamo accettato questo incarico perché ci interessa la vita dell’uomo, la sua bellezza e la sua fragilità.

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